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Nathalie Heinich
Identità. Come si può essere se stessi?
edizione2019persona
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/aTDrS1h3NkQ?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Nathalie Heinich</h3> <h1>Identità. Come si può essere se stessi?</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2019</span>persona</h4> <div class='mb_testo '><blockquote><p>È possibile parlare di identità senza ricorrere a schemi preconcetti o ideologici? Per utilizzare tale categoria, costitutiva dell’esistenza umana, occorre riconoscere il suo carattere di risultante di un processo.</p></blockquote></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><table class="relatore eventi"><tbody><tr><td><table><tbody><tr><td class="description"><p><strong>Nathalie Heinich</strong> è <em>directeur de recherche</em> presso il Centre National de la Recherche Scientifique. Allieva di Pierre Bourdieu, ne ha assorbito l’attenzione per la costituzione dei “campi” sociali, intrecciando questo approccio con l’interesse per la problematica del riconoscimento, in particolare nella costruzione sociale delle soggettività artistiche, fino a una teoria della visibilità sociale che dà conto dei fenomeni della celebrità. Il suo ultimo libro in lingua francese è dedicato a questioni di identità e alle concezioni del sé: <em>Ce que n’est pas l’identité </em>(Parigi 2018). Tra i suoi lavori in italiano: <em>La sociologia dell’arte</em> (Bologna 2004); <em>Per porre fine al dibattito sull’arte contemporanea</em> (Roma 2010); <em>Stati di donna. Il femminile nella narrativa occidentale</em> (Roma 2010).</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><p> </p>Ultimo aggiornamento profilo: 2019</p></div> </div> </div>
Nathalie Heinich
Artisti (IT)
edizione2017arti
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/ydhxgTabt_c?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Nathalie Heinich</h3> <h1>Artisti (IT)</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2017</span>arti</h4> <div class='mb_testo '><blockquote><p>Nell’epoca contemporanea luogo della creazione non è più tanto l’opera d’arte quanto la personalità dell’artista: quali sono i caratteri che l’odierno creatore d’arte esibisce per essere riconosciuto come tale?</p></blockquote></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><table class="relatore eventi"><tbody><tr><td><table><tbody><tr><td class="description"><p><strong>Nathalie Heinich</strong> è <em>directeur de recherche</em> presso il Centre National de la Recherche Scientifique. Allieva di Pierre Bourdieu, ne ha assorbito l’attenzione per la costituzione dei “campi” sociali, intrecciando questo approccio con l’interesse per la problematica del riconoscimento, in particolare nella costruzione sociale delle soggettività artistiche, fino a una teoria della visibilità sociale che dà conto dei fenomeni della celebrità. Il suo ultimo libro in lingua francese è dedicato a questioni di identità e alle concezioni del sé: <em>Ce que n’est pas l’identité </em>(Parigi 2018). Tra i suoi lavori in italiano: <em>La sociologia dell’arte</em> (Bologna 2004); <em>Per porre fine al dibattito sull’arte contemporanea</em> (Roma 2010); <em>Stati di donna. Il femminile nella narrativa occidentale</em> (Roma 2010).</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><p> </p>Ultimo aggiornamento profilo: 2019</p></div> </div> </div>
Nathalie Heinich
Eccellenza e visibilità (IT)
edizione2014gloria
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/ufKdqS4-U6Q?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Nathalie Heinich</h3> <h1>Eccellenza e visibilità (IT)</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2014</span>gloria</h4> <div class='mb_testo '><blockquote><p>Nathalie Heinich mostra come la visibilità mediatica costituisca un capitale sociale fondato su una dissimmetria strutturale degli sguardi, che instaura così un nuovo rapporto tra eccellenza e merito.</p></blockquote></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><table class="relatore eventi"><tbody><tr><td><table><tbody><tr><td class="description"><p><strong>Nathalie Heinich</strong> è <em>directeur de recherche</em> presso il Centre National de la Recherche Scientifique. Allieva di Pierre Bourdieu, ne ha assorbito l’attenzione per la costituzione dei “campi” sociali, intrecciando questo approccio con l’interesse per la problematica del riconoscimento, in particolare nella costruzione sociale delle soggettività artistiche, fino a una teoria della visibilità sociale che dà conto dei fenomeni della celebrità. Il suo ultimo libro in lingua francese è dedicato a questioni di identità e alle concezioni del sé: <em>Ce que n’est pas l’identité </em>(Parigi 2018). Tra i suoi lavori in italiano: <em>La sociologia dell’arte</em> (Bologna 2004); <em>Per porre fine al dibattito sull’arte contemporanea</em> (Roma 2010); <em>Stati di donna. Il femminile nella narrativa occidentale</em> (Roma 2010).</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><p> </p>Ultimo aggiornamento profilo: 2019</p></div> </div> </div>

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Nathalie Heinich
Artisti (FR)
edizione2017arti
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/8BcN6TkCY0w?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Nathalie Heinich</h3> <h1>Artisti (FR)</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2017</span>arti</h4> <div class='mb_testo '><blockquote><p>Nell’epoca contemporanea luogo della creazione non è più tanto l’opera d’arte quanto la personalità dell’artista: quali sono i caratteri che l’odierno creatore d’arte esibisce per essere riconosciuto come tale?</p></blockquote></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><table class="relatore eventi"><tbody><tr><td><table><tbody><tr><td class="description"><p><strong>Nathalie Heinich</strong> è <em>directeur de recherche</em> presso il Centre National de la Recherche Scientifique. Allieva di Pierre Bourdieu, ne ha assorbito l’attenzione per la costituzione dei “campi” sociali, intrecciando questo approccio con l’interesse per la problematica del riconoscimento, in particolare nella costruzione sociale delle soggettività artistiche, fino a una teoria della visibilità sociale che dà conto dei fenomeni della celebrità. Il suo ultimo libro in lingua francese è dedicato a questioni di identità e alle concezioni del sé: <em>Ce que n’est pas l’identité </em>(Parigi 2018). Tra i suoi lavori in italiano: <em>La sociologia dell’arte</em> (Bologna 2004); <em>Per porre fine al dibattito sull’arte contemporanea</em> (Roma 2010); <em>Stati di donna. Il femminile nella narrativa occidentale</em> (Roma 2010).</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><p> </p>Ultimo aggiornamento profilo: 2019</p></div> </div> </div>
Nathalie Heinich
Eccellenza e visibilità (FR)
edizione2014gloria
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/M8jhAj03muc?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Nathalie Heinich</h3> <h1>Eccellenza e visibilità (FR)</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2014</span>gloria</h4> <div class='mb_testo '><blockquote><p>Nathalie Heinich mostra come la visibilità mediatica costituisca un capitale sociale fondato su una dissimmetria strutturale degli sguardi, che instaura così un nuovo rapporto tra eccellenza e merito.</p></blockquote></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><table class="relatore eventi"><tbody><tr><td><table><tbody><tr><td class="description"><p><strong>Nathalie Heinich</strong> è <em>directeur de recherche</em> presso il Centre National de la Recherche Scientifique. Allieva di Pierre Bourdieu, ne ha assorbito l’attenzione per la costituzione dei “campi” sociali, intrecciando questo approccio con l’interesse per la problematica del riconoscimento, in particolare nella costruzione sociale delle soggettività artistiche, fino a una teoria della visibilità sociale che dà conto dei fenomeni della celebrità. Il suo ultimo libro in lingua francese è dedicato a questioni di identità e alle concezioni del sé: <em>Ce que n’est pas l’identité </em>(Parigi 2018). Tra i suoi lavori in italiano: <em>La sociologia dell’arte</em> (Bologna 2004); <em>Per porre fine al dibattito sull’arte contemporanea</em> (Roma 2010); <em>Stati di donna. Il femminile nella narrativa occidentale</em> (Roma 2010).</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><p> </p>Ultimo aggiornamento profilo: 2019</p></div> </div> </div>

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Nathalie Heinich
Intervista a Nathalie Heinich (FR)
edizione2014gloria
<div class='row '> <div class='col-12 col-sm-6'> <div class='mb_video_100perc'> <div class='cookie_type' data-type='Y'><div class='on'><iframe class='ff_canale_player_youtube' width="100%" height="405" src="https://www.youtube-nocookie.com/embed/8rQK3Sws7uI?autoplay=1" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe></div><div class='off'><div class='no_cookies Y'>Questo contenuto non è disponibile perchè non sono stati consentiti i cookies per <b>Youtube</b><br><a href='javascript: cookie_manage.show(true);'>Gestisci i cookies</a></div></div></div> </div> </div> <div class='col-12 col-sm-6'> <h3 class=''>Nathalie Heinich</h3> <h1>Intervista a Nathalie Heinich (FR)</h1> <h4 class='mb_tema '><span class='mb_edizione'>edizione2014</span>gloria</h4> <div class='mb_testo vuoto'></div> </div> </div> <div class='row '> <div class='col-12 mb_testo'> <div class=''><p><table class="relatore eventi"><tbody><tr><td><table><tbody><tr><td class="description"><p><strong>Nathalie Heinich</strong> è <em>directeur de recherche</em> presso il Centre National de la Recherche Scientifique. Allieva di Pierre Bourdieu, ne ha assorbito l’attenzione per la costituzione dei “campi” sociali, intrecciando questo approccio con l’interesse per la problematica del riconoscimento, in particolare nella costruzione sociale delle soggettività artistiche, fino a una teoria della visibilità sociale che dà conto dei fenomeni della celebrità. Il suo ultimo libro in lingua francese è dedicato a questioni di identità e alle concezioni del sé: <em>Ce que n’est pas l’identité </em>(Parigi 2018). Tra i suoi lavori in italiano: <em>La sociologia dell’arte</em> (Bologna 2004); <em>Per porre fine al dibattito sull’arte contemporanea</em> (Roma 2010); <em>Stati di donna. Il femminile nella narrativa occidentale</em> (Roma 2010).</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><p> </p>Ultimo aggiornamento profilo: 2019</p></div> </div> </div>

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Identità. Come si può essere se stessi?

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Artisti (FR)

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